A Clemente Tomasi per tutti “Cletom” Piné dovrebbe fare un monumento con una iscrizione “Il mago del ghiaccio”.
Era il 1946 quando si iniziò a pensare all’anello di velocità che misurava 333 metri che fu l’esordio di partenza per organizzare le prime gare. In quei primi anni nacque il Circolo pattinatori Piné che venne iscritto alla Federazione Italiana Sport Ghiaccio (FISG) il 1 luglio del 1948.
Il primo presidente fu proprio quel Luigi Beato gestore dell’albergo Italia che credette in quella pratica sportiva a Pinè, tanto da investire nell’acquisto dei primi rudimentali pattini.
Già nel 1947 la FISG scriveva peraltro un documento, dove indicava nello stadio del ghiaccio di Piné la “sede ideale per una serie di manifestazioni artistiche e di velocità a carattere pre-olimpico e per lo svolgimento dei Campionati Triveneto”.
Cletom era l’anima di quel circuito ed era lui a fare tutto: il tecnico, il gestore, l’organizzatore delle gare. Per gli allenamenti a Piné arrivavano da Milano gli atleti di punta del momento: Musolino, i fratelli Guido e Aldo Caroli. Guido partecipò alle Olimpiadi del 1948 del ’52 e del ’56, in quell’anno cadde inciampando su un cavo televisivo, ma riuscì comunque a tenere accesa la fiaccola.
Cletom era il genio riconosciuto del ghiaccio, colui che sapeva tutto su come “farlo”, renderlo e mantenerlo liscio come il vetro, sapeva allestire perfettamente la pista e organizzare le competizioni, nessuno meglio di lui aveva un bagaglio di conoscenza ed esperienza tecnica così profonda, conquistata sul campo.
Lo chiamavano ovunque ci fossero competizioni sul ghiaccio all’epoca e grazie alla sua competenza Il Galà post Olimpiadi del 1956 conquistò a Piné il Premio delle Alpi per il miglior ghiaccio.
Alla fine degli anni ’40 arrivano dalla Norvegia i primi pattini con lo stivaletto acquistati dal Circolo, la scuola pinetana inizia a distinguersi, Attilio Tomasi, fratello di Cletom è il primo atleta ad essere convocato ai ritiri federali.
La lunga storia meravigliosa inizia così.
Il Circolo Pattinatori Piné, organizzando manifestazioni a carattere locale e nazionale sulla pista del Lago della Serraia, ha acquistato sempre più prestigio anche nei confronti della Federazione Italiana Sport Ghiaccio, tanto da inserire nella stessa Giovannini Giovanni come Consigliere di Specialità, Merz Bruno e Ioriatti Lorenzo rispettivamente come Presidente e Consigliere della Commissione Tecnica. Sighel Mario viene nominato Responsabile del Settore Velocità del Comitato Trentino.
Visti gli ottimi risultati ottenuti dagli atleti locali, l’allora Vice Presidente Mario Sighel propose al Presidente Morelli la possibilità di realizzare una pista naturale su terra battuta.
Fu così che nel 1980 il Consigliere Attilio Dallapiccola insieme ad alcuni atleti iniziarono a creare tale pista in località Palù di Miola
Nel 1982, ad opera del Comune di Baselga di Pinè, vene realizzato l’anello da 400mt di ghiaccio artificiale chiamato tutt’oggi ICE RINK PINE’.
Dal 1994 lo Stadio del Ghiaccio di Miola di Pinè è divenuto Anello Olimpico nonché Centro Federale Italiano per il Pattinaggio Velocità, sede di molteplici manifestazioni nazionali e internazionali.
Testi e immagini dal volume “ICE IN THE HEART” di Pierluigi Bernardi. Per chi fosse interessato al volume: codice ISBN 9788894014860